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Lo stress nell'era digitale

Il lato oscuro della tecnologia

Ormai gli smartphone e gli altri device elettronici sono un aspetto irrinunciabile delle nostre vite. La giornata non può finire ed iniziare senza aver dato uno sguardo alle notifiche e ci sentiamo completamente persi se, usciti di casa, ci dovessimo ritrovare senza telefono.

Queste tecnologie ci hanno incredibilmente facilitato l’esistenza e nell’ultimo anno, con l’emergenza Coronavirus e il lockdown, hanno confermato ancora di più le loro potenzialità, permettendoci di continuare a svolgere una vita più o meno normale, pur stando chiusi a casa. Smart working, videochiamate, didattica a distanza: sono solo alcuni esempi del modo in cui la tecnologia è entrata a far parte delle nostre attività, occupandone un ruolo sempre maggiore.

Da un certo punto di vista gli strumenti digitali hanno rappresentato in questo momento una risorsa preziosa, aiutando molte persone a sentirsi meno sole, permettendo ad alcune aziende di continuare a lavorare e agli studenti di non perdere completamente l’anno scolastico.

Ma che effetto ha questo abuso di tecnologia sulla nostra psiche?

C’è sempre maggiore evidenza che i cellulari e le app installate su di essi, stiano diventando una dipendenza per tutti noi e sembrano agire sul nostro cervello in maniera simile ad una droga, provocando sentimenti di ansia e stress quando ne siamo lontani.

Alcuni ricercatori hanno studiato cinque possibili effetti stressanti dell’uso eccessivo di tecnologia, vediamoli insieme.

1. Distrazione continua

Provate a farci caso oggi: la vostra giornata è scandita continuamente da squilli, bip di notifiche, vibrazioni, mail in arrivo… mentre svolgiamo le nostre attività il cellulare rappresenta una distrazione perpetua, a cui ormai non facciamo neanche più caso. Il gesto di sbloccare il telefono per vedere se c’è una nuova notifica è diventato un impulso automatico per la maggior parte di noi, svolto in media 85 volte al giorno, secondo uno studio inglese. Questo va a ripercuotersi negativamente su fondamentali abilità cognitive, come memoria, attenzione e concentrazione, rendendoci sempre più difficile mantenere il focus su qualcosa per un periodo di tempo relativamente lungo e intaccando anche la nostra capacità di apprendimento.

2. Disturbi del sonno

E’ ormai abitudine frequente dare un ultimo sguardo al cellulare prima di dormire, quando siamo già dentro al letto… per accorgersi poi che senza rendersene conto sono passate due ore! L’uso dei dispositivi elettronici a ridosso del riposo notturno ha purtroppo effetti molto negativi sulla qualità del nostro sonno. La ricerca su internet e lo “scroll” di Instagram e Facebook, infatti, stimolano ed eccitano il nostro cervello, rendendo difficile raggiungere lo stato di calma che facilita il sonno. La luce blu degli schermi, inoltre, può andare ad interferire con il funzionamento della melatonina, l’ormone che stabilizza i cicli sonno-veglia, la cui produzione è regolata anche dall’esposizione alla luce.

A sua volta, un sonno ridotto in termini di quantità e qualità, ha ripercussioni nel corso della giornata, incrementando ansia e stress.

3. Equilibrio vita-lavoro

In passato la distinzione tra vita privata e lavoro era netta: usciti dall’ufficio e rientrati a casa il capitolo lavorativo era chiuso e potevi dedicare tutta la tua attenzione alla famiglia, agli amici e agli hobby. Nessuno ti disturbava telefonando a casa, se non per gravi emergenze. Oggi questo confine è sempre più sottile, per non dire che è definitivamente scomparso con lo smart working. Ovunque siamo e qualsiasi ora del giorno sia, ci arrivano messaggi, e-mail, chiamate di colleghi e superiori, che a volte è molto difficile ignorare. Questa invasione della vita lavorativa all’interno degli spazi privati, innalza moltissimo i nostri livelli di stress, in quanto, se non siamo decisi nel crearceli, è sempre più raro trovare reali momenti di pausa e relax, in cui la mente può staccare dal dovere e riposare per un pò.

4. F.O.M.O. ossia la paura di essere tagliati fuori

FOMO (Fear of missing out) significa letteralmente “paura di perdersi qualcosa” e fa riferimento all’ansia di essere escluso da un evento sociale. Questa paura è strettamente connessa all’uso dei social network, in quanto tramite questi strumenti abbiamo la sensazione di partecipare alle vite degli altri e potrebbe dunque alimentarsi il timore di non essere coinvolti in momenti piacevoli delle loro giornate. Diversi studi infatti hanno messo in relazione la FOMO con il successivo sviluppo di dipendenza da smartphone.

5. Confronto sociale

Un altro effetto inevitabile dell’uso dei social network è il confronto sociale. La tendenza a confrontarci con gli altri intorno a noi è naturale, ed è uno dei mezzi con cui sviluppiamo la nostra autostima. Purtroppo, prendendo come riferimento i post di Instagram, TikTok e Facebook (solo per citarne alcuni), questo confronto appare falsato: tutti noi infatti tendiamo a fornire sui social un’immagine di noi stessi leggermente deformata, selezionando i contenuti da pubblicare e scegliendo quali aspetti della nostra vita omettere. Inoltre, queste app per loro natura incentivano il confronto, tramite informazioni che possono essere facilmente quantificate (numero di amici o like ad una foto), ma che non sono in alcun modo connesse al valore di una persona nella vita reale. Eppure, cadiamo tutti in questa trappola, sentendoci inferiori se riceviamo pochi like o commenti.

Come fare per gestire lo stress dell’era digitale?

1. Poniti poche ma chiare regole nell’uso dello smartphone

Stabilisci alcune attività della tua vita dalle quali l’uso del cellulare è bandito. Inizia con poche situazioni, anche una sola all’inizio, ma cerca di rispettare in maniera costante questa regola, ad esempio lasciando il telefono in un’altra stanza quando sei a tavola o quando stai giocando con tuo figlio. In questo modo, senza la distrazione continua del telefono, tutta la tua attenzione sarà concentrata su quello che stai facendo e potresti riscoprire la gioia che deriva da semplici momenti della vita quotidiana.

2. Stabilisci dei limiti tra vita privata e lavoro

Con il lavoro sempre a portata di mano nei nostri cellulari è diventato difficile mettere uno stop. Ormai sembra così normale ricevere email negli orari più impensabili, che ci sentiamo anche in difetto se non rispondiamo fino alla mattina dopo. Eppure, questa presenza no-stop del lavoro nelle nostre vite, ha profonde ripercussioni negative sulla nostra salute psicofisica. Per tutelarci è necessario mettere dei confini chiari alla nostra giornata lavorativa, soprattutto adesso, se il nostro ufficio si è spostato dentro casa. Una strategia potrebbe essere quella di disattivare le notifiche delle email e stabilire dei momenti appositi in cui andare a controllare la posta. Se vi arrivano messaggi o chiamate in orari extralavorativi accertatevi che si tratti di reali emergenze e se così non fosse, rimandate tranquillamente al giorno dopo.

3. Cura il feed dei tuoi social network

I post che scorrono sotto il tuo sguardo quando scrolli la pagina di Instagram e Facebook sovrappensiero, hanno comunque un effetto sul tuo cervello. Prenditi un momento per scegliere consapevolmente chi seguire sui social e che tipo di contenuti guardare. Per ogni nuovo post nel tuo feed chiediti: mi fa stare bene o male? Mi arricchisce in qualche modo? Se la risposta è negativa allora non seguire più quella persona o quella pagina. Ricordati che sei tu il padrone del tuo smartphone e non viceversa, e che puoi decidere di utilizzare i social network in modo positivo per te.

4. Sperimenta un giorno di digital detox

Sì, può sembrare spaventoso: un intero giorno senza telefono, pc e tablet! Ma forse, dopo averlo fatto, potresti imparare qualcosa di importante. Uno studio ha dimostrato che una pausa di 5 giorni dall’uso di Facebook ha ridotto i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress,  nei partecipanti.

Per svolgere questo esperimento preparati adeguatamente: scegli un giorno di riposo o di vacanza; avvisa amici e parenti, così da non farli allarmare quando non risponderai al cellulare; la sera prima spegni il telefono e riponilo in un cassetto, per andarlo a riprendere la mattina dopo il giorno di detox. Poi, vivi la tua giornata a pieno, assaporando la sensazione ormai sconosciuta di svolgere le tue attività, dal risveglio alla buonanotte, senza il continuo squillare delle notifiche o la distrazione a portata di mano.

Facci sapere com’è andata!

Bibliografia

Eric J. Vanman, Rosemary Baker & Stephanie J. Tobin (2018) The burden of online friends: The effects of giving up Facebook on stress and well-being, The Journal of Social Psychology, 158:4, 496-508.

Harrison G. & Lucassen M., 2019. “Stress and anxiety in the digital age: The dark side of technology”. The Open University.

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