Lo sappiamo, la convenzione sociale vuole che settembre sia un mese di ripartenze.
È un po’ un secondo inizio dell’anno: si torna dalle ferie, si riprende con il lavoro e la scuola, si fanno progetti come iscriversi in palestra o iniziare la psicoterapia.
Come ripartire
Già negli ultimi giorni delle vacanze lo spettro di settembre inizia a fare capolino: in queste settimane rimandiamo tutto quello che dobbiamo fare, le incombenze più fastidiose, le attività noiose e bisogna fare i conti con tutto ciò che abbiamo programmato di fare!
Ci possono essere modi diversi di reagire a questa ripartenza settembrina. C’è chi, ricaricato dal periodo di ferie e spinto da una certa positività, si butta a capofitto nelle attività da riprendere e trova beneficio dal programmare e darsi obiettivi.
Tuttavia, per alcuni ripartire può non essere così facile.
C’è chi, particolarmente in questo periodo dell’anno, fa molta fatica a riprendere le attività e si ritrova a procrastinare continuamente tutto quello che si era ripromesso di fare.
Se ti ritrovi in questa condizione, sappi che è del tutto normale e che non si tratta di pigrizia o incapacità. Dietro la procrastinazione e la difficoltà nel riprendere il ritmo della routine, si possono nascondere diverse spiegazioni.
Forse, accusi particolarmente il flusso serrato di attività tipico della nostra vita quotidiana, mentre tu hai bisogno di maggiore tempo e lentezza per fare le cose. In questo non c’è niente di sbagliato!
“Lentezza” è davvero una parola negativa?
Nella nostra società siamo abituati ad associare alla parola lentezza una connotazione negativa, ma potrebbe non essere così.
La lentezza permette al cervello di elaborare le informazioni in maniera più accurata e approfondita, riduce lo stress e l’ansia, favorisce la creatività e l’espressione delle emozioni.
Ne abbiamo parlato nel dettaglio in questo articolo – clicca qui.
Se così fosse, dunque, è particolarmente importante che tu non ti costringa a fare troppe cose insieme e che ti ritagli momenti di pausa, assecondando il tuo bisogno di lentezza.
Un altro motivo per cui ti ritrovi a procrastinare, ovvero l’azione di rimandare intenzionalmente l’inizio o la fine di un qualcosa da fare nonostante si abbia la consapevolezza delle conseguenze, potrebbe essere il desiderio di allontanare emozioni spiacevoli associate alle attività da svolgere. Alcune di queste emozioni che potrebbero presentarsi sono ad esempio l’ansia da prestazione o la preoccupazione che le cose non vadano come desideriamo.
Non ti preoccupare, non sei il solo/a!
Quella di evitare o rimandare determinate attività, per non provare ansia, è una strategia molto comune.
Ecco qualche piccola indicazione per la ripartenza
Se ti trovi a vivere delle settimane complesse e dalla difficile gestione, potresti provare a seguire queste piccole indicazioni con l’obiettivo di riprendere la vita di tutti i giorni:
- Cerca di preservare il sonno con un numero sufficiente di ore di riposo, cercando di riprendere il regolare ritmo sonno-veglia.
- Iniziare o riprendere l’attività fisica per aiutare sia il corpo ma soprattutto la mente e l’umore.
- Non sovraccaricarti, ma cerca di riprendere la tua quotidianità in maniera graduale magari provando a porti dei piccoli obiettivi quotidiani.
- Dedica del tempo per te, prenditi uno spazio che sia solamente tuo per ricaricarti per fare quello che ti fa stare bene.
Non tralasciare o minimizzare quello che provi
In alcune situazioni la ripartenza potrebbe essere più faticosa di quanto si possa immaginare, probabilmente a causa di problematiche pregresse che sono state ignorate o sottovalutate.
È importante non tralasciare o minimizzare quello che si sta vivendo e provando, tenendo in considerazione anche la durata dei sintomi e la loro intensità.
In alcuni casi, infatti, tali difficoltà potrebbero sfociare in un disagio più importante che può risultare opportuno affrontare con un professionista, in grado di sostenere ed aiutare la persona a comprendere il problema e riprendere in mano la sua vita.