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Prenditi il tuo tempo

Prenditi il tuo tempo

Tempus fugit, mai espressione latina, che significa letteralmente “il tempo fugge”, è per noi la più calzante per il tema dell’articolo di Aprile. Il tempo, la sua percezione individuale, come esso incide dal punto di vista psicologico, come lo usiamo e come invece potremmo valorizzarlo senza sprecarlo. Sarà proprio di questi argomenti che parleremo con voi.

Tornando quindi all’espressione sopra citata, quante volte è capitato a noi di pronunciarla o abbiamo sentito utilizzarla a qualcun altro?

Certe volte sembra che il tempo passi molto lentamente, ad esempio quando stiamo svolgendo compiti noiosi, e in altre circostanze sembra invece che trascorra molto velocemente, che non basti mai (ad esempio quando siamo in vacanza e ci divertiamo).

In realtà ovviamente il tempo ha sempre la stessa velocità, quello che cambia è la nostra percezione di esso. Tale percezione è influenzata da una serie di caratteristiche psicologiche, prime fra tutte le emozioni. Come abbiamo detto, infatti, è esperienza comune che in base al nostro stato d’animo vari la sensazione del trascorrere del tempo. Alcuni studi indicano che stimoli eccitanti, come espressioni facciali impaurite, possano accelerare il proprio orologio interno (Droit-Volet & Gil, 2016).

L’età

Un altro aspetto soggettivo che influenza la percezione dello scorrere del tempo è l’età. Tipicamente, con l’avanzare dell’età il passare degli eventi sembra diventare sempre più veloce. La percezione del passare di un anno tra un ragazzo e un adulto o un anziano è molto diversa infatti. Questo potrebbe dipendere dall’ “effetto telescopio”: la tendenza cioè delle persone anziane di scrutare nel dettaglio episodi molto remoti, che quindi appaiono più vicini nel tempo, e dei giovani di guardare gli eventi come più lontani di quello che sono realmente. Un altro fattore potrebbe essere quello della quantità di cambiamenti vissuti: sembra infatti che intervalli di tempo più densi di cambiamenti vengano percepiti come più lunghi, rispetto a periodi relativamente stabili e ripetitivi. I ragazzi vanno incontro a continui cambiamenti negli anni della loro crescita, mentre più si va avanti nel corso della vita, più tendenzialmente le giornate si fanno simili tra loro.

Il tempo quindi è un costrutto psicologico malleabile, che ha un forte impatto sul modo di sperimentare la nostra vita.

Era Ora

Nel film “Era ora”, commedia italiana agrodolce che potete trovare su Netflix, questo concetto è espresso molto bene ed è spunto di tante riflessioni. Senza fare troppi spoiler, il protagonista si ritrova a “saltare” interi periodi della sua vita, svegliandosi un anno dopo rispetto a quella che per lui era la sera prima. Sarà allora il suo modo di rapportarsi alla quotidianità che alla fine riuscirà a cambiare le cose.

Questa esperienza, nel film portata ovviamente all’estremo, è però purtroppo molto comune: quante volte ci guardiamo indietro e abbiamo l’impressione che gli anni siano volati? Quante volte ci chiediamo come abbiamo fatto a ritrovarci già a questo punto della vita, quasi senza rendercene conto?

Ecco allora che per provare a rallentare un pò le cose e riappropriarci del nostro tempo possiamo decidere di attuare alcuni cambiamenti alle nostre giornate. Anche se all’inizio può sembrare controintuitivo, prendersi dei momenti di stop, in cui fermarsi quasi totalmente, può dilatare la percezione dello scorrere del tempo. Come abbiamo detto, giornate routinarie, dense di lavoro e faccende domestiche sempre simili tra loro, sembrano passare molto velocemente e sfuggirci tra le mani.

Cosa puoi fare per contrastare questa sensazione? Ritagliati ogni giorno, o almeno quando riesci, dei momenti di pausa, VERA pausa. In questo tempo non dovrai “fare” essenzialmente niente: serve solo a riconnetterti con te stesso e con le cose o le persone che ami. Puoi dedicarti ad una meditazione o semplicemente sostare in un luogo tranquillo, osservando il mondo intorno a te e facendo caso alle piccole sensazioni che provi.

Sappiamo che può non essere facile nella frenesia dei tempi moderni, per alcuni sembra quasi un’assurdità, ma ricorda che solo tu decidi come vivere il tuo tempo e quanto far scorrere veloce la tua vita.

Seneca scriveva nelle lettere morali a Lucilio “raccogli e conserva il tempo che viene portato via (…) la vita corre via, solo il tempo è nostro, nient’altro”.

Se ti va di approfondire l’argomento o senti di avere bisogno di un sostegno, non esitare a contattarci per un colloquio.

Bibliografia

​​Droit-Volet, S. & Gil, S. (2016). The emotional body and time perception. Cognition and Emotion, 30, 687-699.

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