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Perfezionismo

Il bisogno di raggiungere standard irrealistici

perfezionismo

Questo mese vogliamo parlarvi di perfezionismo. Sai che cos’è e perché può essere connesso a vissuti di stress e sofferenza?

Come la parola stessa facilmente ci suggerisce, il perfezionismo fa riferimento alla tendenza ad esigere, da sé o da altri, una performance sempre migliore e a evidenziare ogni piccolo errore. Il perfezionista, inoltre, interpreta gli errori come indice di fallimento, è sempre portato a criticarsi duramente e vive le situazioni di performance con ansia, a causa del bisogno di “fare bene”. Si parla di perfezionismo quando si va oltre una “salutare ricerca di eccellenza” (Burns, 1993), che è funzionale, in quanto spinge l’individuo a mettersi in gioco, imparando dai propri errori e non vivendoli come segno di incapacità personale. Il perfezionista, al contrario, vive costantemente con la paura di sbagliare, svalutando i risultati ottenuti e accusando duri colpi alla propria autostima quando effettivamente non riesce in qualcosa.

Paul Hewitt e Gordon Flett (1991) hanno identificato alcune caratteristiche salienti del perfezionismo clinico:

  • Standard irrealistici e sforzi per raggiungerli
  • Attenzione selettiva agli errori
  • Interpretazione degli errori come indicatori di fallimento e credenza che, a causa di essi, verrà persa la stima degli altri
  • Autovalutazioni severe e tendenza ad incorrere in un pensiero tutto o nulla, dove i risultati possono essere solo un totale successo o un totale fallimento
  • Dubbio sulla capacità di portare a conclusione un compito in modo corretto
  • Tendenza a credere che gli altri significativi abbiano aspettative elevate
  • Timore delle critiche

Tutto questo, ovviamente, comporta una grande dose di stress di fronte ad ogni situazione in cui la persona deve sperimentarsi, e di sofferenza quando le cose non vanno come sperato (cosa tra l’altro molto frequente per il perfezionista, viste le sue aspettative idealizzate). 

Tipologie di perfezionismo

È possibile distinguere tre tipologie di perfezionismo:

  1. Socialmente imposto: la persona crede, in maniera erronea, che gli altri abbiano aspettative molto elevate nei suoi confronti e che lei/lui deve soddisfare tali aspettative per ottenere l’approvazione altrui. Questo tipo di atteggiamento può portare la persona ad una deflessione dell’umore, a sviluppare ansia sociale ed irritabilità.
  2. Eterodiretto: si chiede agli altri di adattarsi completamente ai propri standard di perfezionismo e quando questo non avviene si possono sperimentare aggressività, rabbia e difficoltà relazionali.
  3. Autodiretto: in questo caso vi è la combinazione di standard elevati e severi con l’incapacità di accettare i propri errori. Nei casi più importanti si può arrivare a sviluppare problemi di depressione.

C’è correlazione tra perfezionismo e disturbi psicologici?

La risposta è SI

La paura di commettere errori, il timore del giudizio, la sfiducia nelle proprie capacità, gli standard elevati e le aspettative irrealistiche creano una vulnerabilità di base che predispone ad alcune forme psicopatologiche come depressione, disturbi d’ansia, disturbi del sonno, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi alimentari. In particolare, la paura di fallire e la sfiducia nelle proprie capacità la possiamo riscontrare nella depressione, la paura del giudizio e del non essere all’altezza la si può rilevare nel disturbo d’ansia sociale, mentre la paura di aumentare di peso nell’anoressia nervosa. Nello specifico in quest’ultima tipologia, che fa parte della macro area dei disturbi del comportamento alimentare, il perfezionismo gioca un ruolo chiave nella ricerca irrealistica di un corpo “perfetto”. Corpo che non viene mai raggiunto, in quanto non vi è una chiara definizione del peso o della forma da ottenere per sentirsi soddisfatti, ma la persona è costantemente accompagnata dalla sensazione di “non andare bene”. In effetti, molto spesso nei casi di anoressia si può riscontrare un perfezionismo trasversale, che porta alla ricerca di soddisfare standard esigenti anche in altre aree della vita, oltre a quella della forma fisica, come lo studio, il lavoro, lo sport, le relazioni (Wade, O’Shean & Shafran, 2016).

Il perfezionismo può essere considerato un tratto di personalità e ricopre un ruolo centrale anche in alcuni disturbi di personalità, come il disturbo ossessivo-compulsivo di personalità, in cui la paura di commettere errori e la richiesta di adesione ai propri standard da parte degli altri sono molto marcati, o anche il disturbo narcisistico, il cui la persona sente di dover ottenere performance al di sopra della media e di mostrarsi “perfetto” e invidiabile agli occhi degli altri. Ovviamente, anche dietro al perfezionismo narcisistico si nasconde una forte paura del giudizio negativo, che però viene tendenzialmente nascosta da una barriera di apparente sicurezza e invulnerabilità.

Qualche strategia utile per superare il perfezionismo patologico

Ti sei riconosciuto nella descrizione del perfezionista e senti che questa tua tendenza ti crea problemi nella vita quotidiana? Ecco qualche strategia che puoi provare a mettere in atto:

  • Stabilire obiettivi e priorità. Se nel tuo caso l’esigenza di fare tutto “alla perfezione” ti porta a impiegare tantissimo tempo per portare a termine un compito, perché continui a metterci mano, o addirittura a rimandare un’attività perché non ti senti mai sufficientemente pronto per farla bene, può esserti d’aiuto stilare un programma, suddividendo ogni attività in sotto-obiettivi più piccoli e concreti. Datti un tempo per svolgere ogni sotto-obiettivo e terminato il tempo passa a quello successivo anche se non ti senti soddisfatto del risultato. 
  • Compilare un diario del perfezionismo. Compila un diario tenendo traccia di ogni episodio in cui emerge il tuo perfezionismo. Segna di che situazione si trattava, che pensieri e/o comportamenti perfezionistici hai avuto, come ti sei sentito. Alla fine descrivi come si è concluso l’episodio e prova a farti queste domande: I miei pensieri e/o comportamenti perfezionistici mi sono stati d’aiuto? Era davvero così importante fare tutto come dicevo io? Potevo davvero controllare l’esito di questa situazione? Se vuoi in fondo all’articolo trovi un modello di diario da scaricare.
  • Coltivare la gentilezza. Il tuo lato perfezionista non fa che esprimere critiche, giudizi e puntualizzare su ogni piccolo errore. E’ un processo estenuante e deleterio che, se anche ha lo scopo di spronare a fare meglio, in realtà produce l’effetto opposto. Che il perfezionismo sia rivolto a te stesso o verso gli altri, inizia a coltivare un pò di gentilezza a partire dal tuo dialogo interiore. Quando ti accorgi di qualcosa che non è stato fatto come desideravi prova a dirti frasi come: “E’ naturale e umano commettere errori”, “Succede a tutti di sbagliare”, “Ora questa cosa non è così importante”, “Va bene se non piaccio a tutti”.
  • Trasformare il tutto o nulla in sfumature. Ogni volta che hai la sensazione che una cosa sbagliata abbia rovinato tutto il lavoro fatto e comporti un totale fallimento, prova a fermarti e ad elencare tutte le cose che hai fatto bene. Sicuramente per ogni errore ci saranno altrettante cose positive, se non di più! Ricordati inoltre che le cose importanti nella vita non sono come interruttori che sono o spenti o accesi. Tu non vai bene o male, ma sei fatto di sfumature, di punti critici e di risorse, come ogni essere umano.

Se il tuo perfezionismo ti causa molta sofferenza e non riesci a liberartene da solo, contattaci per una consulenza psicologia o per iniziare un percorso di psicoterapia.

Scarica il DIARIO DEL PERFEZIONISMO.

Bibliografia

Burns (1993). “The ten steps to self-esteem”.

Hewitt, P. L. e Flett, G. L. (1991). Perfectionism in the self and social context: conceptualization, assessment, and association with psychopathology, Journal of Personality and Social Psychology, 60, 456-470.

Wade DT, O’Shea A, Shafran R (2016). Perfectionism and Eating Disorders. In: Sirois MF, Molnar SD (eds) Perfectionism, Health, and Well-Being. Springer International Publishing, Cham, pp 205-222.

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